LANA o LANA?
Perché scegliere un "filato sintetico" rispetto ad uno naturale?
Partiamo dall'inizio, poiché forse, e dico forse, non molti sanno cosa siano davvero le fibre sintetiche...
Una fibra si dice sintetica quando la materia di partenza non è naturale ma è una sostanza ricavata artificialmente dall'uomo.
Una fibra si dice sintetica quando la materia di partenza non è naturale ma è una sostanza chimica.
Le principali fibre sintetiche sono: fibre poliammidiche, fibre acriliche, fibre poliesteri
Fibre poliammidiche
Vi sono diverse tecnologie per ottenere le fibre poliammidiche; una fibra poliammidica è il nailon 6,6. Il nailon 6,6 è ottenuto per polimerizzazione ( unione di più molecole semplici dette monomeri) di due sostanze chimiche pericolose e cioè la esametilendiammina e l'acido adipico.
Fibre acriliche
Vi sono diverse tecnologie per ottenere le fibre acriliche; una fibra acrilica è il leacril. Il leacril si ottiene prendendo un composto chimico pericoloso detto acrilonitrile, che è un monomero, cioè una molecola semplice in grado di combinarsi con altre molecole, lo si unisce con altre molecole formando un polimero che ha la forma di un fiocco; esso può essere poi filato e tessuto.
Fibre poliesteri
Le fibre poliesteri si ottengono partendo da un estere, cioè un prodotto composto da alcool e un acido, e formando delle lunghe catene dette polimeri. Un poliestere è il terital.
Partiamo dall'inizio, poiché forse, e dico forse, non molti sanno cosa siano davvero le fibre sintetiche...
Una fibra si dice sintetica quando la materia di partenza non è naturale ma è una sostanza ricavata artificialmente dall'uomo.
Una fibra si dice sintetica quando la materia di partenza non è naturale ma è una sostanza chimica.
Le principali fibre sintetiche sono: fibre poliammidiche, fibre acriliche, fibre poliesteri
Fibre poliammidiche
Vi sono diverse tecnologie per ottenere le fibre poliammidiche; una fibra poliammidica è il nailon 6,6. Il nailon 6,6 è ottenuto per polimerizzazione ( unione di più molecole semplici dette monomeri) di due sostanze chimiche pericolose e cioè la esametilendiammina e l'acido adipico.
Fibre acriliche
Vi sono diverse tecnologie per ottenere le fibre acriliche; una fibra acrilica è il leacril. Il leacril si ottiene prendendo un composto chimico pericoloso detto acrilonitrile, che è un monomero, cioè una molecola semplice in grado di combinarsi con altre molecole, lo si unisce con altre molecole formando un polimero che ha la forma di un fiocco; esso può essere poi filato e tessuto.
Fibre poliesteri
Le fibre poliesteri si ottengono partendo da un estere, cioè un prodotto composto da alcool e un acido, e formando delle lunghe catene dette polimeri. Un poliestere è il terital.
Mentre le fibre sintetiche sono sì più economiche ma anche più problematiche per la salute, le fibre di origine vegetale e animale sono del tutto sicure e senza rischi per la pelle
Molto spesso si preferisce scegliere un filato in fibre sintetiche perché più economico rispetto a un filato in materiale naturale, ma quanto costa realmente in termini di salute l'utilizzo di materiali derivati da petrolio e trattamenti chimici?
Scegliere bene cosa utilizzare per la creazione del nostro lavoro non è cosa di poco conto: oltre alla sua bellezza, alla morbidezza e al prezzo, dovrebbe essere fondamentale scegliere SOPRATTUTTO IN FUNZIONE della qualità del filato .
Molto spesso sento persone che "preferiscono" scegliere ACRILICO, POLIAMMIDE o altre fibre sintetiche perché più economico rispetto a materiali naturali, perché "più' calde" , perché "non INFELTRISCONO"ecc ecc.......questo davvero mi rattrista ogni volta poiché è davvero indice di estrema ignoranza in materia. (vedi post dedicato alla Lana http://www.coloridilana.com/2014/01/la-lana-e.html?m=1)
Molto spesso sento persone che "preferiscono" scegliere ACRILICO, POLIAMMIDE o altre fibre sintetiche perché più economico rispetto a materiali naturali, perché "più' calde" , perché "non INFELTRISCONO"ecc ecc.......questo davvero mi rattrista ogni volta poiché è davvero indice di estrema ignoranza in materia. (vedi post dedicato alla Lana http://www.coloridilana.com/2014/01/la-lana-e.html?m=1)
Le fibre sintetiche (acrilico, poliammide, poliestere, polipropilene, elastan, clorofibra), largamente usate nel tessile a livello mondiale per il loro basso costo e la robustezza, sono prodotte a partire dal petrolio e derivati e subiscono complesse trasformazioni chimico-fisiche fino a diventare adatte a essere tessute e filate. La fase di lavorazione si conclude con la colorazione e il fissaggio del colore attraverso l’uso di coloranti chimici detti dispersi. Oltre ad essere un procedimento di produzione estremamente inquinante l’uso massiccio di materiali non naturali è altresì fonte di seri danni non solo alla pelle ma anche al nostro organismo ad esempio provoca:
• accumulo di carica elettrostatica positiva (è il fenomeno che si verifica quando il tessuto a contatto con dei metalli provoca le scintille, oppure quando togliendo un indumento sintetico i peli della pelle e i capelli si elettrizzano, o quando togliendo un indumento lo si sente crepitare), che il corpo non riesce a smaltire. A lungo andare quest’accumulo provoca stress, danni al sistema nervoso e persino alterazione della flora batterica intestinale.
• dermatiti e allergie: si calcola che solo in Italia il 7% delle persone allergiche lo è ai coloranti dispersi; fra i bambini la percentuale è del 4%.
• poca sudorazione del corpo: i materiali sintetici sono poco traspiranti, quindi soprattutto d’estate possono provocare dermatiti e la sensazione di appiccicaticcio sulla pelle.
Se sei una vera knitter e tieni alla tua "Arte" non scendere a compromessi... scegli i Filati giusti!
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